Home / My favourite misic bands / Queen / The complete biography / Roger Taylor
ROGER TAYLOR
Il suo nome di battesimo è
Roger Meaddowes-Taylor, nacque a Kings Lynn, West Norfolk, il 26 luglio 1949. La
sua famiglia si trasferì a Truro, Cornwall, quando Roger ha otto anni. Qui
trascorse tutta la sua adolescenza e studiò alla Truro School. Le ambizioni
musicali di Roger vennero frustrate dalla disapprovazione dei genitori, ma suonò
comunque in svariati gruppi locali, prima come chitarrista, poi finendo sullo
sgabello del batterista, come noto; si dilettò anche come vocalist secondario.
Assecondando i desiderî della
famiglia che lo voleva dedito a una carriera seria, Taylor nel 1967, grazie ai
suoi buoni voti in chimica, biologia e fisica, arrivò a Londra quale studente
di odontoiatria e studiò al London Hospital Medical College e al Whitechapel
Hospital.
Il suo progetto fu evidentemente
di diventare dentista, ma un anno più tardi (1968) decise che aveva visto denti
a sufficienza per un’intera vita, e passò all’Imperial College, puntando
decisamente ad una laurea in Biologia. Nello stesso anno iniziò la carriera
musicale con May. Dall’aspetto incredibilmente
somigliante a Rod Steward, come molti batteristi fu pieno di energia e di
entusiasmo, e non fu difficile trovarlo coinvolto in qualche progetto al di
fuori dell’attività della sua attuale band.
May disse:
Pensammo che Taylor
fosse il miglior batterista che avessimo mai visto. Lo osservai intonare un
rullante – non avevo mai visto farlo prima – e ricordo che mi colpì il suo
aspetto estremamente professionale. Sebbene il suo ruolo lo abbia sempre fatto
rimanere per lungo tempo in una posizione di retroguardia rispetto agli altri
musicisti, negli ultimi tempi acquisì un suo spazio importante all’interno
dei Queen. Ha una voce particolare, che aggiunse un
ulteriore pizzico di carattere e originalità al sound della band, specialmente
in canzoni come "Bohemian Rhapsody" e "Bycicle Race". Ha un
interesse particolare per le macchine da corsa e possiede una fiammante Ferrari,
a cui dedica gran parte del suo tempo libero.
È il più estremista del
gruppo.
Nella seconda metà del 1977,
Roger inaugurò una fugace apparizione come solista, con il singolo ‘I wanna
testify’.
Nel novembre 1980 suonò la
batteria nell’LP di Gary Numan ‘Dance’, registrato ai Rock City Studios di
Londra.
Nell’agosto 1982, cantò quale
seconda voce in tre brani (‘Play the game tonight’, ‘Right away’ e
‘Diamond pearls’) dell’album dei Kansas Vinyl, ‘Confessions’.
Nell’aprile ’81 venne
pubblicato ‘Fun in space’, primo album solista per Roger, che aveva già
preceduto i compagni con la precedente avventura. Il suo esordio sibì ostili
reazioni dalla critica. Dopo averlo fatto ero tanto esaurito che non ero neppure
in grado di scegliere il singolo da estrarre. C’erano alcune cose che volevo
fare che non erano nel formato dei Q; in un certo senso, è come dare libero
sfogo al tuo sistema nervoso, e finché non lo hai fatto, non ti senti proprio
soddisfatto. Se avrò altre idee di brani, alla fine potrei realizzare un altro
lavoro solista, ma i Q avranno sempre la precedenza. Il titolo ‘Fun in space’,
non significa che l’album debba essere considerato alla stregua del "figlio
di Flash Gordon", ma in molti sensi è nostalgico, poiché cattura lo
spirito dei vecchî tempi, quando la vita era forse un tantino più incerta. Ho
preso alcuni vecchî libri e riviste di fantascienza, che sfoglio ogni tanto.
Forse nello spazio c’è qualcosa o qualcuno che ci osserva; non lo troverei
per niente sorprendente.
Nel giugno ’84 venne
pubblicato il suo secondo album da solista, ‘Strange frontier’. Vi erano
incluse le covers di ‘Master of war’ di Bob Dylan e di ‘Racing in the
streets’ di Bruce Springsteen, e l’album comprendeva una collaborazione
compositiva con Freddie (‘Killing time’) e
una con Rick Parfitt degli Status Quo (‘It’s an illusion’) nella quale John
Deacon suonava il basso.
Nell’aprile 1985, l’attore
Jimmy Nail pubblicò una cover di ‘Love don’t live here anymore’, singolo
di successo dei Rose Royce, coprodotto dal nostro Roger e David Richards. Taylor
arrangiò anche il brano, oltre a suonarvi. Il duo Taylor-Richards venne anche
accreditato quale responsabile della produzione della band scozzese Sideway
Look, il cui brano ‘Bulletproof heart’ venne destinato alla pubblicazione su
singolo. Fu uno degli svariati batteristi ospiti del brano realizzato da Roger
Daltrey quale omaggio a Keith Moon, ‘Under a racing moon’, registrato ai Rak
Studios di Londra. Suonò pure batteria e sintetizzatori nel singolo di Feargal
Sharkey ‘Loving you’, oltre a essere coproduttore con David Richards. Il
singolo venne registrato negli studî londinesi Eden e Townhouse. Inoltre, in
settembre, suonò la batteria nel singolo di Camy Todorow ‘Bursting at the
seams’, ancora una volta coprodotto da Taylor & Richards; registrato ai
Mountain Studios di Montreux.
Nel luglio ’87, ci furono
quattro giorni di audizioni al Paramount City (l’ex Windmill Theatre) a Londra,
videro passare 250 musicisti, tutti richiamati da un anonimo annuncio pubblicato
sul Melody Maker. Tutti i candidati suonarono sulla base dei nastri di due brani
di Roger, ‘Cowboys and Indians’ e ‘Love lies bleeding’. La formazione
definitiva dei Cross che ne emerse era composta da Roger (voce solista e
chitarra ritmica), Spike Edney (tastiere, talvolta anche pianista in scena con i
Queen), Josh Mcrae (batteria), Clayton Moss (chitarrista solista) e Peter Noone
(basso). Volevo stare in un gruppo attivo. Volevo suonare musica nella quale
credevo davvero – era rock pesante e volevo suonarlo dal vivo. Fino ad oggi
gli album solisti sono la mia sola espressione musicale personale. Questo è un
gruppo totalmente nuovo, e deve essere preso sul serio. Spero che per me segni
una carriera completamente nuova. Il primo singolo dei Cross, ‘Cowboys and
Indians’, pubblicato in ottobre dalla Virgin Records, raggiunse appena la
"Top 75". In dicembre venne trasmessa dalla "Thames TV", nel
contesto dello spettacolo "Meltdown", la prima esibizione dal vivo dei
Cross. Il loro spettacolo, della durata di un’ora, comprendeva brani
dell’imminente nuovo album, con Roger che sosteneva le parti vocali soliste ed
il ruolo di chitarrista solista. Tra i brani vi era anche la sua composizione
per i Queen ‘I’m in love with my car’, cantata per la prima volta dal suo
compositore.
Nel gennaio ’88 venne
pubblicato il primo album dei Cross, ‘Shove it’, registrato negli studî
Montserrat di Ibiza e nei londinesi Townhouse. Fu un miscuglio di precedenti
registrazioni di Roger con nuovi musicisti ed alcuni ospiti speciali. Non si
tentò neppure di nascondere il legame con i Queen: la scaletta incluse la
registrazione delle parti batteristiche originali di ‘We will rock you’.
‘Heaven for everyone’, un brano che originariamente Roger concepì per la
sua grande amica Joan Armatrading e che questa respinse, presentò la voce di
Freddie; in un altro brano, ‘Love lies bleeding’, comparve la chitarra di
Brian. Altri due singoli vennero pubblicati tra gennaio e marzo. Il primo dei
due, il quale diede il titolo all’album, riapparve in aprile quale brano
trainante di un Cd-Ep articolato in quattro brani. Suonarono dal vivo nello
spettacolo televisivo "Number 73". Poi diedero vita ad un tour in
piccoli locali britannici, al quale seguì una tournée in sordina, senza alcuna
promozione, per poi tenere alcune date tedesche, con un certo numero di fan
inglesi al loro seguito.
I Cross riapparirono alla fine
del 1988, tenendo un breve spettacolo nel corso della festa natalizia per gli
iscritti ai Fan Club dei Queen, all’Hammersmith Palais di Londra. Durante i
bis, vennero raggiunti sul palco da Brian e John, che insieme a Roger e al
tastierista Mike Moran, eseguirono una serie di classici blues e una versione
grezza ma gradevole di ‘I’m in love with my car’. L’anno dopo fece
un’apparizione fuori programma alla "Convention internazionale dello
Scarabeo", vestendo i panni della presentatrice televisiva Debbie Greenwood…
La band part-time di Roger,
riapparve nel marzo 1990, questa volta sulla stessa etichetta discografica dei
Queen; uscì infatti il secondo album dei Cross ‘Mad, bad and dangerous to
know, mentre in aprile uscì il singolo ‘Power to love’. La Virgin ripubblicò
a metà prezzo il loro primo album, per usufruire della pubblicità gratuita. La
stampa purtroppo parlò solamente di un’altra produzione secondaria dei
Notting Hillbillies di Mark Knopfler, escludendo di fatto dalle classifiche i
Cross. A dicembre, si esibirono alla annuale Convention dei fan dei Queen, che
si tenne all’Astoria Theatre di Londra.
Nel febbraio del 1991 Roger e la
sua compagna, la modella Debbie Leng (famosa per la sua apparizione in una
pubblicità per una marca di cioccolato), festeggiarono la nascita di loro
figlio Rufus Tiger. Il 5 maggio, la vita sentimentale dei due provocò titoli di
testa sui giornali scandalistici – l’indebitamente trascurato musicista
Douglas Lean tentò senza successo di vendere al Sunday Mirror un piccante video
privato di Roger e la sua ragazza, illegalmente sottratto dalla seconda
abitazione di Taylor a Kensington. I cancelli della loro tenuta nel Surrey
facevano ancora notizia…
BIBLIOGRAFIA:
Queen - Tutti i testi con traduzione a fronte. 1992, Arcana Editrice.
Queen. Super
Stars (n.1)
Freddie Mercury: The legend lives on. 1992, Nowscreen Ltd.
Queen - La storia
illustrata.
1992,
Ken Dean, Omnibus Press.